12–13 anni: tra infanzia e adolescenza
Da 12 a 13 anni
Cambiamenti fisici: quando il corpo cambia improvvisamente
Lo sviluppo fisico prende avvio dall’interno, spesso senza manifestazioni evidenti, ed è regolato dai centri di controllo del cervello. Prima ancora che qualcosa cambi all’esterno, il corpo inizia a rilasciare ormoni, segnalando l’inizio della pubertà.
Ben presto emergono segni visibili: nelle bambine, lo sviluppo del seno inizia tra gli 8 e i 13 anni. La prima mestruazione segue di solito due anni dopo. Nei ragazzi, i testicoli cominciano a ingrandirsi, solitamente tra i 9 e i 14 anni. È solo verso la fine di questo processo di maturazione che la voce cambia: è la cosiddetta muta vocale.
Inoltre, si aggiungono effetti collaterali tipici come odore corporeo, pelle più grassa, erezioni spontanee a volte durante il sonno, a volte durante la masturbazione. Questi cambiamenti possono essere causa di orgoglio, ma anche provocare insicurezza, imbarazzo o confusione. Con il tempo, tuttavia, il corpo si abitua ai cambiamenti e l’eccitazione può essere controllata più facilmente.
È importante che i vostri figli capiscano che tutto questo è normale. Ogni persona ha uno sviluppo fisico diverso e i paragoni non aiutano anzi, spesso, aggiungono incertezze.
I vostri figli hanno bisogno di spazio per conoscere il proprio corpo, senza giudizi né pressioni. Libri, siti educativi o anche un semplice «sono qui se vuoi parlare» possono trasmettere un senso di sicurezza. Ma non insistete. «C’è un libro che penso potrebbe interessarti per la tua età. L’ho lasciato sulla libreria: se ti incuriosisce, lo puoi prendere.»
Pensiero e sviluppo sociale: tutto nuovo nella testa
Il rimodellamento fisico è accompagnato da un cambiamento altrettanto profondo a livello cerebrale. Attenzione, umore, valutazione dei rischi: molte cose stanno cambiando. Gli adolescenti sono ora particolarmente ricettivi agli stimoli e vogliono sperimentare, scoprire e vivere in prima persona. Al contempo, il cosiddetto centro di controllo del cervello non è ancora completamente sviluppato, per cui sono frequenti impulsività, sbalzi d’umore o desiderio di isolarsi. L’attenzione può essere ridotta oppure estremamente focalizzata. Il «sistema di controllo» entra temporaneamente in una sorta di stand-by, mentre il sistema di appagamento si concentra sulla stimolazione, aumentando la propensione al rischio. A ogni modo, gli adolescenti non sono completamente in balia di questi cambiamenti bensì possono anche influenzarli. Questa circostanza può aumentare la tensione nel rapporto tra genitori e figli, perciò è importante creare nuove occasioni, adatte all’età, per parlare insieme delle regole familiari.
In questa fase aumenta notevolmente l’influenza delle coetanee e dei coetanei. Le amicizie diventano più importanti delle opinioni dei genitori. Gli adolescenti iniziano a sviluppare i propri valori e a mettere in discussione quelli esistenti. Ne conseguono anche le prime fantasie, i sentimenti romantici o l’interesse per la sessualità. Non si tratta di uno sviluppo lineare. Alcuni adolescenti appaiono ancora svagati, altri sono già molto riflessivi. Entrambe le situazioni vanno bene.
Sessualità, identità e spazi di esperienza digitale
Durante la pubertà, la maggior parte delle persone scopre lentamente il proprio orientamento sessuale (da chi sono attratto? con chi voglio essere in intimità?). Tuttavia, è un processo che può cambiare nel corso della vita.
A questa età, gli adolescenti si muovono solitamente in gruppi dello stesso sesso. Possono emergere anche sentimenti omoerotici, che talvolta generano inquietudine, soprattutto nei ragazzi, poiché questo tipo di desiderio è ancora spesso percepito come «deviato» e può essere oggetto di forte condanna tra coetanei.
In tale fase, i ragazzi tendono a essere più consapevoli della propria sessualità solitaria (autoerotismo, masturbazione), mentre le ragazze sono spesso più concentrate sul proprio ruolo femminile, esplorano la sfera sessuale attraverso letture, film, sogni ecc. Naturalmente, anche le ragazze hanno un’uguale capacità fisica di provare piacere attraverso la stimolazione e possono scoprirla e sperimentarla senza alcun motivo di vergogna.
In questa fase, i media digitali rappresentano un’area centrale di esperienza: gli adolescenti scrivono, flirtano e fruiscono contenuti, talvolta in modo consapevole, talvolta casuale. Questa attività può esporre a contenuti sessualizzati o potenzialmente disturbanti. I genitori non devono controllare, ma piuttosto dare sostegno: l’alfabetizzazione mediatica fa ormai parte dell’educazione sessuale e della vostra vita quotidiana quali persone di riferimento. Trovate ulteriori informazioni sulla nostra pagina dedicata alla violenza sessuale online.
Tappe di sviluppo e come accompagnare i bambini
Per molte ragazze, la prima mestruazione è una tappa fondamentale: è emozionante, a volte spaventa, spesso sorprende. Di solito avviene tra i 10 e i 15 anni. Il cambiamento è segnalato con mesi di anticipo da perdite che compaiono nella biancheria intima. Nei primi anni, il ciclo mestruale può essere ancora irregolare: questo è del tutto normale. Anche se le ragazze sono ben preparate, la prima mestruazione spesso provoca insicurezze. Le mestruazioni non sono né qualcosa di antigienico né una malattia, ma un segno naturale che il corpo sta funzionando correttamente.
Come aiutare le vostre figlie:
- la prima mestruazione è sempre una sorpresa, nonostante le informazioni ricevute.
- Informate vostra figlia di dove si trovano i prodotti per le mestruazioni, così che possa trovarli facilmente se vuole darci un’occhiata o ne ha bisogno.
- Organizzate insieme a vostra figlia un «kit per il periodo mestruale» con i prodotti più importanti per l’inizio del ciclo e il suo decorso.
- Potete anche procurarvi un libro sui cambiamenti durante la pubertà, che parli pure di mestruazioni. «C’è un libro che penso potrebbe interessarti per la tua età. L’ho lasciato sulla libreria: se ti incuriosisce, lo puoi prendere.»
- Parlate con vostra figlia di come osservare e controllare il ciclo: questo le darà sicurezza.
- È consigliabile una visita ginecologica se le mestruazioni non avvengono prima dei 16 anni, se si verificano forti dolori addominali, prurito o bruciore ai genitali, ma anche se non vi sono segni visibili di pubertà o se auspicate un’educazione contraccettiva.
Controllati dal cervello, i testicoli vengono stimolati a produrre più ormoni sessuali maschili (testosterone). I testicoli si ingrandiscono e iniziano a spuntare i primi peli intimi. In seguito, il pene si allunga e ingrossa e maturano anche gli organi sessuali interni. La prima eiaculazione può avvenire durante la masturbazione o involontariamente durante il sonno. La maggior parte dei ragazzi la sperimenta tra i 12 e i 16 anni.
Molti adolescenti spesso se lo chiedono: la lunghezza media del pene in età adulta è di circa 13 cm. Per una sessualità appagante conta meno la lunghezza e più il modo in cui ci si rapporta con il proprio organo genitale.
Come aiutare i vostri figli
- Fate capire a vostro figlio che è normale, ad esempio, che di notte fuoriesca del liquido dal pene. «Per alcuni ragazzi questo avviene prima, per altri un po’ più tardi. Può accadere quando il pene viene stimolato durante l’erezione e si chiama eiaculazione. È un fenomeno normale e dimostra che il ragazzo è sano e sessualmente maturo.»
- Evitate commenti imbarazzanti se, ad esempio, trovate molti fazzoletti nel cestino della carta o il piumone è macchiato.
- Restando fedeli al motto «eiaculare in modo responsabile», gli adolescenti dovrebbero sapere che esistono i preservativi, a cosa servono e dove possono trovarli (prevenzione di infezioni sessualmente trasmissibili e gravidanze).
- Potete anche procurarvi un libro sui cambiamenti durante la pubertà, che parli pure di eiaculazione. «C’è un libro che penso potrebbe interessarti per la tua età. L’ho lasciato sulla libreria: se ti incuriosisce, lo puoi prendere.»
Molti adolescenti iniziano a esplorare il proprio corpo provando piacere in questa fase. La masturbazione è una parte naturale dello sviluppo sessuale: è sana, lecita e molto diversa da persona a persona. Alcuni si masturbano regolarmente, altri non lo fanno affatto: entrambe le situazioni vanno bene. I ragazzi ne parlano più spesso perché esiste l’evidenza di segni fisici. Le ragazze sperimentano spesso il piacere solitario in modo più silenzioso, attraverso fantasie, sogni o racconti. È fondamentale che tutti gli adolescenti imparino che esplorare il proprio corpo in modo piacevole e sentirsi bene nel farlo è sano, normale e favorisce una sessualità autodeterminata. È lecito che gli essere umani si stimolino i genitali e tutto il corpo a qualsiasi età e che ne godano senza vergogna. È giusto sentire il proprio corpo e scoprirlo.
Va bene anche se una persona decide in autonomia di non volerlo fare.
Mentre per i ragazzi la funzione dell’eiaculazione tende ad avere un’influenza positiva sulla masturbazione, per le ragazze il ciclo mestruale tende a costituire inizialmente una soglia inibitoria.
Altri termini per indicare l’autoerotismo sono, ad esempio, masturbazione, auto-stimolazione, sesso in solitaria, autoerotismo, darsi piacere da soli.
Come aiutare i vostri figli
- I vostri figli devono sapere che masturbarsi è lecito e che non provoca alcun danno.
- Rispettate la loro privacy e bussate prima di entrare nella loro stanza o nel bagno. Gli adolescenti hanno bisogno di luoghi indisturbati in cui trovare riparo.
In concomitanza al cambiamento del corpo, cambia anche il rapporto con esso. Nelle ragazze, i cambiamenti fisici, come lo sviluppo del seno o il ciclo mestruale, sono segni più visibili. Questo fa sì che la percezione del proprio corpo non coincida ancora con la maturità mentale. Forse le ragazze sentono ancora un legame con l’infanzia, ma all’esterno vengono sempre più viste come giovani adulte. I ragazzi, invece, a volte soffrono quando i cambiamenti visibili in loro iniziano più tardi. Queste novità possono essere fonte sia di orgoglio sia di smarrimento per tutti gli adolescenti. Alcuni amano esibire i propri cambiamenti, altri preferiscono celarli. Il rispetto per gli altri inizia dalla valorizzazione di se stessi: è proprio in questo momento che gli adolescenti hanno bisogno di sostegno e di un ascolto comprensivo quando si sentono insicuri.
Come aiutare i vostri figli
- Reagite con apprezzamento e senza derisione ai cambiamenti fisici visibili. Frasi come «oh, ti stanno spuntando dei brufoli», «presto ti servirà il reggiseno», «quella non è ancora barba, è solo peluria» o «spero che non ti crescano tanti peli sulle gambe come a me...» possono mettere a disagio gli adolescenti.
- Tenete presente che anche gli ideali di bellezza possono influenzare la percezione del proprio corpo e che gli esseri umani possono sentirsi (temporaneamente) non adeguati o non apprezzabili a causa della forma e dimensione del loro corpo.
- Fate attenzione al modo in cui fungete da modello giudicando gli altri e voi stessi basandovi sull’aspetto. Cercate di accettare la diversità dei corpi.
- Quale attività fisica amano fare i vostri figli (nuoto, danza, arrampicata, basket...)? Create momenti che permettano di sperimentare una nuova e positiva connessione con il proprio corpo.
L’aumento della produzione sebacea provoca, tra le altre cose, capelli grassi, brufoli o acne. Se i sintomi sono gravi è consigliabile consultare un dermatologo. A causa della produzione di sudore, è necessario fare la doccia più regolarmente, ma con moderazione, considerata la funzione protettiva della pelle.
Si lavano solo i genitali esterni, è sufficiente acqua calda. La vagina (all’interno del corpo) è autopulente, invece il prepuzio del pene va retratto per permettere una corretta pulizia e rimuovere lo smegma.
I peli sul corpo vanno bene: hanno diverse funzioni, come la protezione, la regolazione della temperatura, la sensibilità tattile e una funzione comunicativa. Al contempo, ogni persona può decidere liberamente se e come tagliarli o sistemarli.
Come aiutare i vostri figli
- Scoprite insieme ai vostri figli quali prodotti per l’igiene possono utilizzare (meno è meglio).
- Può accadere che un adolescente si interroghi sull’aspetto estetico dei propri peli corporei, chiedendosi se siano gradevoli o fonte di disagio. Cogliete quest’occasione in senso positivo per parlare dei diritti personali in relazione al proprio corpo, per spiegare la funzione dei peli e la percezione individuale della bellezza.
- L’adolescente può usare un rasoio, quindi spiegategli come evitare di ferirsi e le misure igieniche (pulizia, uso da parte di una sola persona, sostituzione della lama).
Alcuni adolescenti si accorgono fin da subito di non identificarsi chiaramente né come ragazzi né come ragazze. L’identità di genere è la consapevolezza interiore del genere a cui si sente di appartenere, indipendentemente dai genitali o dal genere acquisito alla nascita. Può essere chiara o fluida, cambiare o rimanere aperta.
Come genitori, può essere impegnativo mettere in discussione la categorizzazione abituale di «maschio» o «femmina». Ma la chiave è essere aperti. Non conta capire tutto, bensì ascoltare e riconoscere.
Come aiutare i vostri figli
- Se siete abituati a classificare una persona come maschio o femmina basandovi solo sull’aspetto esteriore e vi sembra difficile guardare oltre queste apparenze, potreste trovare utili una delle seguenti illustrazioni. Le potete usare anche come spunto di conversazione con i vostri figli.
- Che bello quando le persone possono mostrarsi per come si sentono dentro. Cosa significa per loro essere «femmine» o «maschi»? E cosa vuol dire, invece, essere semplicemente «esseri umani»? Forse vi accorgerete, facendo questo esercizio mentale, che qui si unisce un ricco e variegato insieme di aspetti.
- Sentitevi liberi di fare questo tipo di conversazione con i vostri figli. Queste illustrazioni chiariscono in modo semplice che l’identità è sfaccettata e che ogni persona ha il diritto di mostrarsi nel modo in cui si sente.


Durante la pubertà, molti adolescenti si pongono domande come «chi mi attira? di chi potrei innamorarmi?» Per alcuni, la risposta è subito chiara, per altri rimane insoluta a lungo. Non sono insoliti a questa età neppure sentimenti verso persone dello stesso sesso.
È una fase in cui gli adolescenti hanno bisogno di un ambiente che non li giudichi e non li incaselli. Chi cresce in una famiglia che riconosce e accoglie la diversità può affrontare il proprio intimo con maggiore fiducia e imparare che l’amore si manifesta in molte forme.
Come aiutare i vostri figli
- Come genitori, riflettete sul vostro atteggiamento verso la diversità e l’orientamento sessuale e cercate di adottare una posizione antidiscriminatoria. Solo perché certe realtà possono sembrarvi estranee personalmente, non significa che non esistano modalità diverse di vivere la propria vita.
- Parlate con i vostri figli dell’innamoramento e spiegate loro che i sentimenti di attrazione e desiderio nascono dentro la persona e non possono essere controllati dall’esterno.
- Reagite in modo chiaro quando sentite fare «battute» discriminatorie riguardo le diversità delle forme di rapporto. Il vostro atteggiamento fa la differenza.
Le coetanee e i coetanei acquisiscono un ruolo più rilevante durante la pubertà e sono persone di riferimento e confidenti importanti per parlare di sessualità. Poiché tra gli adolescenti circolano spesso molte «mezze verità», per un’educazione sessuale consapevole è fondamentale offrire punti di riferimento sicuri, come centri di consulenza e fonti informative affidabili. La scuola, ad esempio, costituisce un’integrazione preziosa per i genitori.
Come aiutare i vostri figli
- Discutendo apertamente con i figli della sessualità, li aiutate a trasmettere alla loro cerchia di amiche e amici conoscenze preziose e fattuali.
- Ci sono amiche o amici che non sono adatti? Come genitori, è importante evitare giudizi su amiche e amici e preferire invece domande sincere come «cosa apprezzi di questa persona?» oppure «cosa ti fa stare bene quando sei con lei/lui?». In questo modo si apre un dialogo sulle relazioni sane, non basate sul controllo bensì sull’interesse e sul rispetto reciproci.
- Fate una chiacchierata sulle relazioni sane e tossiche, che non riguardano solo la sfera romantica ma anche quella amicale. Cosa va bene in un’amicizia e quali sono i limiti?
Per molti adolescenti, questo è il momento in cui si innamorano per la prima volta: nelle fantasie, nelle conversazioni o anche nella vita di tutti i giorni. A volte si fermano solo a una cotta, altre volte nascono i primi teneri rapporti sentimentali. Questo può essere meraviglioso, ma può generare anche grande confusione. Come in passato, molti adolescenti auspicano relazioni stabili, fiducia e fedeltà.
Come aiutare i vostri figli
- L’innamoramento, l’insicurezza, la gelosia, la timidezza o addirittura il mal d’amore: tutto rientra in questo contesto. Gli adolescenti hanno bisogno di adulti che li prendano sul serio, senza esercitare pressioni. Domande personali come «allora, hai già una fidanzatina / un fidanzatino?» possono risultare invadenti, anche se sono fatte con le migliori intenzioni.
- È utile parlare apertamente dei sentimenti, ad esempio del fatto che a volte non si è sicuri di provare «simpatia oppure amore» verso qualcuno. Si può anche accennare al fatto che, a volte, le relazioni possono far soffrire. I genitori possono contribuire a rafforzare l’autoconsapevolezza emotiva dei figli. Chiedere «come ti fa sentire questa situazione?» invece di «cosa vuoi fare?» è spesso il modo migliore per iniziare una conversazione.
Sia nelle chat di gruppo, sia su piattaforme come TikTok o attraverso una curiosa ricerca su Google: i bambini e gli adolescenti di oggi entrano in contatto con contenuti sessualizzati in età molto precoce, a volte intenzionalmente, spesso in modo involontario. Sono facilmente accessibili in giovane età anche immagini, video, messaggi e meme discriminatori, sessisti e violenti. L’educazione sessuale comprende anche lo spazio digitale, per cui è necessario un approccio competente ai media e una conoscenza della sessualità adeguata all’età. ((LINK auf Seite Digitale sexualisierte Gewalt))
Come aiutare i vostri figli
- Non aspettate che i vostri figli si rivolgano a voi sottoponendovi contenuti problematici, ma siate proattivi fin dall’inizio per garantire un atteggiamento sicuro e responsabile.
- Se vostra figlia o vostro figlio ha un telefono cellulare o l’accesso a Internet, è importante parlare da subito – e con regolarità – di contenuti pornografici, sessisti, discriminatori e violenti. Questi fanno parte del mondo virtuale e raggiungono gli adolescenti, ad esempio, attraverso le chat di gruppo o su varie piattaforme.
- Spiegate ai vostri figli, in termini semplici e senza giudizi morali, cos’è la pornografia e qual è il quadro legale in modo che non si mettano nei guai se, ad esempio, sui loro dispositivi si trovano dei contenuti di questo genere.
- I video porno non dovrebbero essere vietati per principio nell’adolescenza: ciò che conta è piuttosto un uso responsabile e adeguato all’età. (Da che età si può guardare un porno? Quali contenuti non devono essere condivisi? Cos’è illegale?)
- Gli adolescenti devono sapere che queste rappresentazioni sono focalizzate sull’eccitazione genitale e sessuale, che molti aspetti della realtà sessuale vengono omessi e che, di conseguenza, questi non sono contenuti con finalità educative.
- In questo caso, può essere utile fare dei confronti: un porno mira a scatenare rapidamente l’eccitazione genitale in chi lo guarda. Lo si può paragonare vagamente a un film d’azione: quello che si vede ha lo scopo di intrattenere e, in definitiva, non c’entra molto con la vita reale. Tuttavia, per certe persone può essere divertente da guardare. Per ulteriori informazioni sul tema della pornografia, clicca qui.
- Se volete affrontare l’argomento con vostra figlia o vostro figlio, potete partire da spunti concreti come articoli di giornale, servizi radiofonici o sfide su TikTok. «Ho letto che… Ne avete parlato a scuola, magari in cortile? Ti va di raccontarmelo? Vuoi sentire il mio parere al riguardo?»
- I media digitali sono diventati parte dell’educazione sessuale. Non conta tanto vietare tutto quanto riflettere insieme: che cosa è lecito? Che cosa è sano? Che cosa è autentico, che cosa non lo è? Gli adolescenti hanno bisogno di spazio per fare domande e di genitori onesti e disponibili.
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Maggiori informazioni sull'argomento
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14–15 anni: tutto cambia – il corpo, le emozioni e l’immagine di sé
Scoprite cosa avviene in questa fase – dai cambiamenti fisici alle prime esperienze sessuali – e come potete accompagnare gli adolescenti in modo sicuro e rassicurante. -
16–18 anni: crescere, sperimentare, assumersi responsabilità
Tra i 16 e i 18 anni i giovani si sentono più a proprio agio nel corpo e si pongono nuove domande su salute, sessualità e relazioni. Dialogo aperto, rispetto e consapevolezza li aiutano ad entrare con fiducia nella giovane età adulta. -
Accompagnare i bambini nel loro percorso di sviluppo sessuale
La sessualità raccontata in modo semplice e adatto ai più piccoli. Lo sviluppo sessuale fa parte in modo naturale della crescita umana – dalla nascita fino all’adolescenza.