Inoltre, in queste situazioni di conflitto, spesso i genitori non possiedono le risorse per rispondere in modo adeguato alle esigenze dei bambini, che di conseguenza soffrono di trascuratezza.
Gli episodi di violenza domestica costituiscono pertanto un grande fattore stressante per lo sviluppo dei bambini: molti di loro presentano comportamenti anormali, che si esprimono sotto forma di irrequietezza o aggressività, ma anche di avvilimento o ansia; alcuni bambini mostrano segnali di traumatizzazione. Tuttavia, assistere a violenza di coppia ha influssi negativi anche in altri ambiti, ad esempio sulle competenze sociali, scolastiche e cognitive o sulla salute fisica.
Fattori di rischio e di protezione
Nella salute mentale rientrano aspetti quali benessere, soddisfazione, autostima, capacità di relazionarsi e di affrontare la vita quotidiana. In una persona mentalmente sana, le risorse protettive e compensative (fattori di protezione) superano gli stress (fattori di rischio). Sia gli stress che le risorse possono essere intrinseci alla persona oppure condizionati dall’ambiente; ad esempio, gli eventi critici della vita (come il passaggio da un ciclo scolastico a un altro, le separazioni, la violenza assistita, le malattie, la morte di parenti) possono rappresentare un peso.
Un importante fattore di protezione personale è possedere una convinzione interna di controllo. Questa include la fiducia di poter controllare gli eventi della vita sulla base del proprio comportamento ed è associata a un’elevata aspettativa di autorealizzazione e a soddisfazione nella vita.
I bambini sviluppano una convinzione interna di controllo sperimentando e compiendo tentativi, ma anche ricevendo feedback (lodi, conforto ecc.) dall’ambiente sociale. Lo sviluppo complessivo del bambino è improntato dal confronto con le sfide. Nel corso di questo processo, il bambino sviluppa un’idea generalizzata delle proprie capacità. Si sente supportato qualora vengano espresse aspettative adeguate nei confronti del suo comportamento e anche se egli percepisce attenzione e interesse verso le sue azioni oltre che fiducia nelle sue capacità.
I presupposti per lo sviluppo di una convinzione interna di controllo sono posti già nel primo anno di vita: la risposta affidabile e sensibile della persona o delle persone di riferimento verso i bisogni del neonato getta le basi per lo sviluppo di una convinzione interna di controllo e di aspettative di autoefficacia favorevoli. Come conseguenza, si struttura un potente fattore di protezione.
Malattie mentali e loro conseguenze
Le malattie mentali possono avere gravi conseguenze e generare complicanze per tutta la vita. Solitamente, esse hanno diverse cause e compromettono non solo la funzionalità dell’esperienza e del comportamento della persona colpita, bensì hanno anche un impatto sull’ambiente circostante, soprattutto sui familiari. Le malattie mentali più comuni nei bambini e negli adolescenti sono i disturbi d’ansia, seguiti dai disturbi del comportamento sociale e da patologie depressive e di iperattività. In Svizzera, le banche dati sulla salute mentale di bambini e adolescenti sono complessivamente carenti, soprattutto per la fascia di età compresa tra zero e otto anni. Sarebbe urgente una registrazione sistematica, soprattutto per quanto riguarda la prima infanzia come fase importante per l’ulteriore sviluppo del bambino.