Rapporto annuale 2020

«Diamo voce ai bambini in Svizzera, anche durante la pandemia di COVID-19!»

Il 2020 non ce lo scorderemo tanto facilmente. La pandemia di COVID-19 ha messo sottosopra la Svizzera e la nostra quotidianità. La crisi causata dal coronavirus ci ha mostrato che, specialmente in queste situazioni eccezionali, i bambini che vivono in Svizzera hanno ancora più bisogno di protezione. Per questo motivo abbiamo proposto offerte supplementari e lanciato nuovi progetti.

La fondazione Protezione dell’infanzia Svizzera ha ribadito nei media e ai politici che la chiusura delle scuole dev’essere l’ultima ratio nella lotta alla pandemia. Chiudendo le scuole, infatti, i bambini che crescono in famiglie violente perdono un importante punto di riferimento. Abbiamo fornito consulenza a genitori, nonni e vicini preoccupati.

Abbiamo risposto a tutte le chiamate, preso sul serio tutte le voci e, se necessario, abbiamo indirizzato chi ne aveva bisogno a servizi specifici. Ci siamo rivolti direttamente ai genitori e agli educatori, impegnandoci concretamente per una convivenza non violenta nella nuova quotidianità delle famiglie confinate a casa. Abbiamo fatto opera di sensibilizzazione e proposto idee alternative alla violenza. Abbiamo evidenziato l’effetto domino della pandemia, nel senso che le paure e lo stress dei genitori potrebbero favorire uno stile educativo violento. Abbiamo inoltre reso più flessibili le nostre offerte, proponendo workshop online per i genitori e gli educatori. Per garantire che anche le famiglie in gravi difficoltà finanziarie ne possano approfittare, le nostre offerte sono finanziate da Protezione dell’infanzia Svizzera.

In poche parole, nel 2020 ci siamo impegnati ancora di più per coloro che hanno faticato a far sentire la propria voce, ma che hanno sofferto più di tutti: i bambini e gli adolescenti. Con coraggio e forse anche con un po’ di faccia tosta abbiamo dato voce alle loro esigenze nel mezzo della pandemia. Anche nel nostro interno quello della pandemia è stato un tema onnipresente. Lo stato maggiore di crisi si è riunito regolarmente e ha aggiornato costantemente le collaboratrici e i collaboratori di Protezione dell’infanzia Svizzera. Cogliamo l’occasione per ringraziare di cuore tutti loro: quello che siamo riusciti a fare nel 2020 è stato possibile solo grazie al loro contributo. Si sono adattati con grande flessibilità alle nuove circostanze e, anche in telelavoro, hanno continuato a dare il loro contributo attivo.

Così siamo riusciti a non trascurare la nostra agenda «normale». Con la Strategia 2030, il Consiglio di fondazione e il segretariato generale hanno tracciato la strada per realizzare la nostra visione «Una Svizzera per i bambini». Il nostro impegno per i bambini in Svizzera è unicamente possibile grazie ai nostri numerosi sostenitori, che ci aiutano a realizzare la nostra visione: un’immagine del futuro cui aspiriamo tutti noi attivi nel segretariato generale, l’immagine di una Svizzera in cui tutti i bambini siano protetti, sostenuti e facciano parte di una società nella quale possano dire la loro ed esprimere liberamente le proprie potenzialità.

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