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Bilancio della sessione autunnale 2025

Andiamo con ordine: nel corso della sessione autunnale, il principio dell’educazione non violenta è stato finalmente sancito senza se e senza ma all’interno del Codice civile. Una pietra miliare per la protezione dei più piccoli e per il rispetto dei diritti dell’infanzia! Tuttavia, anche altri oggetti si sono occupati fondamentalmente di garantire una migliore tutela di bambini e adolescenti.

Consiglio degli Stati

SÌ a un’educazione non violenta!

Dopo il Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha pronunciato un nettissimo SÌ! all’inquadramento dell’educazione non violenta all’interno del Codice civile, esprimendo 33 voti a favore, 4 contrari e 7 astensioni. Un risultato che rispecchia il cambio di paradigma nella società: oggigiorno la maggior parte degli adulti e dei genitori ritiene che la violenza nell’educazione sia negativa e non compatibile con i diritti dell’infanzia. Protezione dell’infanzia Svizzera ne seguirà da vicino l’attuazione tecnica.

Consiglio nazionale

Anche il Consiglio nazionale vuole una strategia contro l’uso abusivo delle nostre immagini!

Per far fronte al molteplice abuso di immagini in rete urgono provvedimenti coordinati e globali. Sono proprio i bambini e gli adolescenti ad aver bisogno di maggiore protezione, soprattutto perché si sono registrati casi di ricatti a causa di immagini di nudo create con l’IA. Dopo essere stata modificata in seno al Consiglio nazionale, la mozione del consigliere agli Stati Regazzi (24.4464) – citata nel titolo – torna al Consiglio degli Stati.

Sì alla modifica della regolamentazione sull’estratto specifico per privati

Dopo la mancanza di tempo in occasione della sessione estiva, il Consiglio nazionale ha finalmente potuto dibattere e votare circa la mozione Rieder «Reati sessuali. Prevenire le recidive». La mozione ha ricevuto un ampio consenso. Spetta ora al Consiglio federale presentare una regolamentazione giuridica, affinché in futuro le sentenze di primo grado nei confronti di chi compie un reato sessuale siano visibili già sull’estratto specifico per privati, anche se la procedura non risulta conclusa (nel senso che viene deferita a un’istanza superiore). Si tratta di una novità sensata e puntuale, utile a migliorare la protezione dei più piccoli.

Ancora nessuna politica di protezione dell’infanzia vincolante per le organizzazioni che lavorano con i bambini

Il Consiglio nazionale si è nuovamente occupato di mozioni, le quali richiedevano un obbligo legislativo per una policy sulla protezione dell’infanzia per la prevenzione di abusi nelle organizzazioni che lavorano con bambini e adolescenti. Dal momento che il Consiglio degli Stati aveva trasformato tali mozioni in un mandato d’esame, il Consiglio nazionale è tornato ad occuparsene. Purtroppo ha detto Sì alla variante attenuata. Il Consiglio federale è ora chiamato ad illustrare quali sono le possibilità d’intervento a lui spettanti in base alla legge applicabile e quali provvedimenti concreti potrebbero contribuire ad una migliore implementazione di una policy per la protezione dell’infanzia.

Nuova tornata per la richiesta di migliorare i dati sull’attuazione dei diritti dei minori

Anche la mozione Müller-Altermatt «Migliorare i dati sull’attuazione dei diritti dei minori» (22.4505) è stata trasformata dal Consiglio degli Stati in un mandato d’esame – tuttavia, in questo caso, il Consiglio nazionale è rimasto fermo sulla sua posizione: ha continuato, cioè, a ritenere che le basi necessarie fossero già state elaborate nei rapporti precedenti e che ora fosse giunto il tempo di agire. Il Consiglio nazionale si è pertanto attenuto alla versione originale della mozione, che incarica il Consiglio federale di «introdurre le basi necessarie o di adeguare quelle vigenti, affinché in Svizzera si possano rilevare dati comparabili a livello nazionale sull’attuazione dei diritti dei minori.» Il Consiglio degli Stati tornerà nuovamente ad occuparsi dell’oggetto in occasione della prossima sessione.

Nuove mozioni per il potenziamento delle possibilità di segnalazione e obblighi in relazione alle immagini di violenza sessuale sui bambini

La questione della cyber-pedocriminalità continua ad occupare (giustamente!) i membri del Consiglio. Durante la scorsa sessione sono state presentate due importanti mozioni: con la mozione «Obbligo di segnalare i contenuti pedocriminali su Internet» (25.4306), Jean Tschopp intende creare le basi giuridiche necessarie affinché ogni sospetto di materiale pedocriminale su Internet sia segnalato alla polizia o a un servizio di segnalazione specializzato.

Meret Schneider ha presentato la mozione «Pedocriminalità: sviluppare e finanziare a lungo termine la collaborazione con i servizi di segnalazione indipendenti» (25.4369; titolo non ancora disponibile in italiano). L’obiettivo è potenziare le proposte esistenti come clickandstop.ch. Questi servizi di segnalazione privati offrono consulenza in forma anonima e facilmente accessibile e accettano le segnalazioni. Se, ad esempio, la collaborazione tra clickandstop.ch e fedpol è già ben avviata, vi sono altre forme di cooperazione non ancora regolamentate, sebbene il Consiglio federale ne avrebbe la competenza.