Due cose sono particolarmente importanti per lo sviluppo del minore: radici e ali. Per radici si intende un terreno sano e fertile in cui far crescere i bambini; le ali indicano le prospettive e possibilità di progredire e planare "nel mondo", in un mondo "leggero".
Alla base di tutto questo c’è un rapporto di affetto nei confronti dei genitori e delle altre persone di riferimento, caratterizzato da attenzioni, fiducia, rispetto e affidabilità. Purtroppo molti bambini non ricevono queste cose in misura sufficiente: anziché potersi sviluppare liberamente, sperimentano la violenza nelle sue forme più diverse.
Già i casi noti fanno paura
In numerose famiglie svizzere, le punizioni che danneggiano la psiche e il corpo fanno ancora parte della realtà quotidiana, e in molti casi sembrano far parte dell’educazione. In Svizzera oggi la metà di tutti i bambini sperimenta la violenza nell’educazione. Un bambino su cinque è vittima di gravi violenze. Ogni anno, 1500 bambini finiscono al pronto soccorso pediatrico degli ospedali a causa di "misure educative". Sono cifre che devono risvegliare l’attenzione.
L’educazione è un fatto privato, la violenza sui bambini no.