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Raccomandazioni al Parlamento per la sessione estiva 2025

Brevi raccomandazioni al Consiglio nazionale

24.305 16.06.2025

Iv. Ct. VS. Introduzione di un congedo parentale nazionale

Il congedo parentale consente di sgravare i genitori e contribuisce in maniera decisiva a prevenire il maltrattamento infantile durante i primi mesi di vita.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di dare seguito all’iniziativa cantonale 24.305 come pure all’iniziativa cantonale 24.311.

Sono molti gli attori che chiedono l’introduzione di un congedo parentale a livello nazionale e attualmente è in corso una raccolta di firme per un’iniziativa popolare promossa da un’alleanza interpartitica. Per il bene dei bambini e delle famiglie, è importante che in Svizzera si preveda, in un futuro non troppo lontano, un congedo parentale che conceda a entrambi i genitori più tempo per accogliere il neonato. Stando alla statistica nazionale sulla protezione dell’infanzia 2024, che rileva i bambini presi a carico dalle cliniche pediatriche svizzere, il 18 % dei maltrattamenti si verifica il primo anno di vita dei bambini. Tra le cause figurano il sovraccarico e gli alti livelli di stress cui sono sottoposti i genitori. Il congedo parentale è un sostegno nella fase di apprendimento della vita familiare con il nuovo arrivato, dove ciascuno deve trovare il proprio posto, il proprio ruolo e i propri doveri. Una parte del congedo parentale dovrebbe essere riservata al padre affinché possa essere coinvolto sin dalla nascita, sviluppando così un legame più stretto con il neonato.
24.4081 19.06.2025

Mo. Rieder. Reati sessuali. Prevenire le recidive

L’integrità sessuale dei minori deve essere protetta. I datori di lavoro e le organizzazioni in contatto con minori dovrebbero essere informati al più presto quando un tribunale pronuncia un divieto di esercitare un’attività con minori nei confronti di un imputato.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di accogliere la mozione.

Per proteggere efficacemente l’infanzia in Svizzera occorre adottare tutte le misure atte a prevenire le aggressioni sessuali. Chiedendo che i divieti di esercitare un’attività, di avere contatti o di accedere a determinate aree, emanati allo scopo di proteggere i minori, figurino nell’estratto del casellario giudiziale specifico per privati sin dalla condanna in prima istanza, la mozione apporterebbe un miglioramento puntuale e utile. Tra la decisione del giudice di prima istanza e il definitivo passaggio in giudicato della sentenza possono trascorrere anni. Il nuovo disciplinamento consentirebbe ai datori di lavoro e alle organizzazioni di rispettare meglio il loro obbligo di diligenza. La modifica proposta metterebbe l’accento sulla protezione dei minori sin dalla sentenza di prima istanza, riducendo il rischio che presunti autori di reati sessuali ne commettano altri sul nuovo posto di lavoro o nell’ambito di nuove attività del tempo libero.

Brevi raccomandazioni al Consiglio degli Stati

23.4194 04.06.2025

Mo. von Falkenstein. Piani di protezione per prevenire gli abusi in organizzazioni che lavorano con bambini e giovani

Ai fini della prevenzione è indispensabile gestire i rischi. Le organizzazioni devono essere tenute a gestire il rischio di violenza nei confronti dei bambini e dei giovani nell’ambito delle loro attività tramite piani di protezione adeguati.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di accogliere la mozione (e le altre mozioni dello stesso tenore).

Negli ultimi anni, dagli scandali di abusi nello sport e nelle chiese è emerso che, senza una pressione esterna, la protezione dei bambini e dei giovani dalla violenza fisica, psichica e sessuale non può essere garantita in tutte le organizzazioni. Occorrono direttive nazionali che obblighino le organizzazioni che lavorano con minori a dotarsi di piani di protezione efficaci. La Costituzione federale garantisce ai bambini e agli adolescenti il diritto a una particolare protezione della loro incolumità (art. 11 cpv. 1 Cost.): la Confederazione deve pertanto imporre tale protezione tramite l’obbligo di adottare piani di protezione.
22.4505 04.06.2025

Mo. Müller-Altermatt. Migliorare i dati sull’attuazione dei diritti dei minori

La protezione necessita di conoscenza: per poter garantire efficacemente i diritti dei minori, in particolare la protezione contro ogni forma di violenza, serve un impianto statistico esaustivo e omogeneo sull’aiuto all’infanzia e alla gioventù.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di seguire la minoranza Wasserfallen e di accogliere la mozione.

Nel suo rapporto del 2023, il Consiglio federale ha definito i dati sulla prevalenza e sulla gravità della violenza sui minori «a livello dei singoli Cantoni […] estremamente eterogenei, lacunosi e difficilmente comparabili con altri Cantoni». È ora che la Confederazione assuma un ruolo più attivo. La mozione incarica il Consiglio federale di elaborare una base legale per garantire l’urgente armonizzazione dei dati. Essendo uno dei gruppi di popolazione più vulnerabili, i minori devono essere protetti nel miglior modo possibile. Per farlo bisogna conoscere meglio la loro situazione in Svizzera.
21.518 16.06.2025

Iv. pa. Funiciello. Punire coerentemente l’omissione di soccorso

Purtroppo capita che i bambini siano vittime di aggressioni tra le pareti di casa, dove dovrebbero invece essere al sicuro. Il semplice obbligo morale di impedire la violenza e di prestare soccorso ai minori non è sempre sufficiente per indurre i genitori e i familiari a intervenire.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di dare seguito all’iniziativa.

Nel nostro Paese vengono commesse troppe aggressioni fisiche e sessuali. Rendere perseguibile penalmente l’omissione di soccorso da parte dei testimoni di un’aggressione fisica o sessuale è una misura che merita di essere esaminata in dettaglio per migliorare la lotta contro la violenza a livello di società. I minori dovrebbero essere al sicuro nello spazio pubblico e ancora di più in compagnia dei loro familiari. Tuttavia, gravi episodi di violenza sia fisica sia sessuale su minori si verificano spesso proprio tra le pareti domestiche e i familiari sono sovente testimoni o nutrono dei sospetti, il che li mette in una situazione difficile, con grandi conflitti di lealtà. Chi volta lo sguardo invece di aiutare il minore è moralmente colpevole e il Codice penale dovrebbe contemplare questa colpa. È pertanto opportuno estendere il reato di omissione di soccorso almeno alle aggressioni commesse su minori.