La fondazione Protezione dell’infanzia Svizzera esorta il Consiglio federale a essere più coraggioso nel punire la violenza sessuale sui minori

Per quanto riguarda i reati sessuali, il disegno di legge sull’armonizzazione delle pene va nella giusta direzione, ma minimizza in parte e in maniera deplorevole la violenza sessuale sui minori.
giovedì, 10 dicembre 2020
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La fondazione Protezione dell’infanzia Svizzera accoglie positivamente l’inasprimento della pena detentiva per gli atti sessuali con fanciulli, ma critica fermamente altri punti del disegno di legge. La fondazione non accetta che la pena minima sia limitata agli atti sessuali con i minori sotto i 12 anni e giudica troppo lieve anche la pena massima di cinque anni. Inoltre, definendo alcuni atti sessuali con minori «casi poco gravi», secondo Protezione dell’infanzia il Consiglio federale fa passare un messaggio estremamente pericoloso.

Nella sua seduta del 25 aprile 2018, il Consiglio federale ha approvato e trasmesso al Parlamento il messaggio concernente l’armonizzazione delle pene, che prevede pene più severe per i reati violenti e per quelli di natura sessuale.

Pena detentiva per gli atti sessuali con fanciulli

La fondazione Protezione dell’infanzia Svizzera accoglie positivamente la volontà del Consiglio federale di inasprire la pena minima per gli atti sessuali con fanciulli e di abolire le pene pecuniarie per i reati sessuali.

Banalizzazione dei reati sessuali sui fanciulli sopra i 12 anni

Conformemente alla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (art. 34) e al nostro diritto penale in materia sessuale (artt. 187-193 CP), tutti i minori hanno diritto a un normale sviluppo sessuale e all’autodeterminazione.

Per questo motivo Protezione dell’infanzia Svizzera è contraria a limitare la pena minima agli atti compiuti con bambini al di sotto dei 12 anni. Il Consiglio federale motiva questa sua decisione affermando che i bambini sotto i 12 anni sono particolarmente bisognosi di protezione e, di norma, non sono in grado di riconoscere l’illiceità degli atti sessuali compiuti. Pur condividendo l’opinione del governo, Protezione dell’infanzia Svizzera ritiene che il limite di età non sia adeguato e che minimizzi gli abusi sui minori sopra i 12 anni.

Una pena di cinque anni è insufficiente

Protezione dell’infanzia Svizzera si rammarica che il Consiglio federale intenda lasciare immutata a cinque anni la pena massima per gli atti sessuali con fanciulli. Se si vogliono proteggere i minori con tutti i mezzi dalla violenza sessuale, questa pena è insufficiente.

Non esistono «casi poco gravi»

La violenza sessuale sui minori non è mai un reato di poco conto. Per questo motivo Protezione dell’infanzia Svizzera è contraria a una pena più lieve per i «casi poco gravi». La fondazione giudica inaccettabile che il presente disegno di legge consideri i reati di «istigazione a compiere un atto sessuale» e di «coinvolgimento in un atto sessuale» «casi poco gravi». In questo modo, non si riconoscono al minore gli effetti distruttivi di simili reati sulla sua salute fisica e psichica e si riduce il suo diritto a un normale sviluppo sessuale.

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