La riapertura delle scuole protegge i bambini

Le misure adottate dalle autorità nell’ambito dell’emergenza coronavirus incidono parecchio sulla vita dei bambini.
giovedì, 22 ottobre 2020
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Da quasi tre settimane le scuole sono chiuse e le attività ricreative organizzate sono vietate. Per molti bambini la scuola è il luogo in cui si impara e si incontrano gli altri. Per i bambini che vengono da famiglie con esperienze di violenza la scuola rappresenta un ambiente protetto. Ora, invece, la vita dei bambini e degli adolescenti si svolge tutta tra le quattro mura domestiche. Nel contempo, l’incertezza a livello sanitario ed economico, accompagnata dal fatto che i genitori devono improvvisarsi docenti dei figli, aumenta la pressione sulle famiglie. Pressione che rischia sempre più di sfociare nella violenza. Protezione dell’infanzia Svizzera chiede quindi che, non appena lo stato delle conoscenze scientifiche lo permetta, le scuole vengano gradualmente riaperte.

Gli esperti e i rapporti delle esperienze fatte in altri paesi sono concordi nell’affermare che la situazione attuale porterà a un aumento dei casi di violenza domestica e quindi a un numero maggiore di minori coinvolti in esperienze di violenza. Da quando il Consiglio federale ha adottato le misure per affrontare la crisi del coronavirus, i minori toccati dal problema della violenza domestica non hanno più nessuna valvola di sfogo al di fuori della famiglia (sono state sospese le attività negli asili, nelle scuole, nelle strutture di accoglienza extrascolastica, gli allenamenti di calcio e le attività scout).

Aumenta il rischio di minaccia al bene dei minori

L’attuale emergenza sanitaria e la chiusura delle scuole mettono sotto pressione le famiglie: i genitori non hanno più modo di allentare la tensione, anzi, devono farsi carico di più compiti alla volta (istruzione dei figli, lavoro a distanza, organizzazione delle attività per i figli e gestione della crisi tra le pareti domestiche). Nel contempo devono anche gestire i loro stessi timori ed eventuali paure esistenziali. Questa pressione può sfociare in episodi di violenza domestica.

La riapertura graduale delle scuole protegge i bambini dalla violenza

Anche in questa situazione eccezionale i minori devono essere protetti in maniera coerente dalla violenza. Perciò tutte le misure previste dalle autorità devono dare la priorità al loro interesse e bene. «Una riapertura graduale delle scuole con piccoli gruppi di allievi in ogni classe a partire dal 19 aprile 2020 o non appena lo stato delle conoscenze scientifiche lo permetta, proteggerebbe i bambini dalla violenza», afferma Yvonne Feri, presidente del Consiglio di fondazione di Protezione dell’infanzia Svizzera. Le statistiche confermano una realtà molto triste: i bambini più piccoli sono particolarmente colpiti dalle esperienze violente all’interno della famiglia. Diversamente dagli adolescenti e dagli adulti, infatti, non sono in grado di organizzare un sostegno da parte del mondo esterno ricorrendo agli ausili tecnologici. «Per questo motivo dipendono da referenti esterni, come i docenti, che vedono il loro dolore muto, li ascoltano e danno il via a misure di sostegno», dice Regula Bernard Hug, direttrice di Protezione dell’infanzia Svizzera. Le scuole dell’infanzia ed elementari dovrebbero quindi riaprire almeno a orario ridotto. Nel contempo Protezione dell’infanzia Svizzera chiede che si continui a offrire in maniera coerente, ampliandoli, consulenza e sostegno ai minori toccati dal problema della violenza e alle loro famiglie.

Ulteriori informazioni

A partire da settimana prossima, Protezione dell’infanzia Svizzera lancerà sui social la campagna di sensibilizzazione «Insieme senza violenza» (che potrete visionare al seguente indirizzo: www.kinderschutz.ch/it/proteggere-linfanzia-in-tempi-di-coronavirus.html) .

In periodi come quello attuale, con la nostra campagna di sensibilizzazione «Idee forti: c’è sempre un’alternativa alla violenza» lanciamo un appello ancora più accorato a favore dell’educazione non violenta: https://www.kinderschutz.ch/it/ideeforti.html .

Richieste dei media

Tamara Parham
Direttrice della communicazione
Telefono fisso +41 31 384 29 19
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