Raccomandazioni al Parlamento per la sessione primaverile 2021

Nessuna pena per gli inquirenti che indagano contro la pedocriminalità e che s’infiltrano in chat con immagini generate artificialmente. Sarà così possibile smascherare i criminali e proteggere i minori.

  • Sessione Primaverile 2021: Raccomandazioni Brevi
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Brevi raccomandazioni al Consiglio nazionale

19.048 18.03.2021

Oggetto del Consiglio federale: Codice di procedura penale. Modifica

Nelle inchieste mascherate contro i pedocriminali deve essere consentito l’uso di immagini generate al computer. Per evitare di esporre i minori a una grave pressione psicologica, durante i loro interrogatori deve inoltre essere possibile escludere gli imputati.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di entrare in materia e di approvare il progetto, nonché di seguire la maggioranza della commissione in relazione all’art. 154 cpv. 5 e 6 CPP e la commissione in relazione all’art. 294 lett. a CPP.

Da un lato il progetto mira a proteggere meglio i minori vittime di reato: durante gli interrogatori deve essere possibile escludere gli imputati se un confronto con loro potrebbe esporre la vittima a una grave pressione psicologica. Le autorità potranno così interrogare il minore evitando che si ritrovi una seconda volta nel ruolo di vittima. Questa procedura ridurrà quindi il rischio di vittimizzazione secondaria durante l’interrogatorio. Dall’altro, il progetto mira a estendere i diritti delle autorità inquirenti nell’ambito della pedocriminalità online: gli inquirenti non dovranno essere puniti se si procurano l’accesso a chat e forum frequentati da pedocriminali mediante immagini e video generati al computer. Utilizzando questi dati fittizi, potranno infiltrarsi più facilmente nelle reti, scoprire l’identità dei criminali e proteggere i minori.
03.424 19.03.2021

Iv. pa. Abate: Atti sessuali con fanciulli. Inasprimento della pena prevista dall’articolo 187 CP (proroga del termine)

L’innalzamento da cinque a dieci anni della pena in caso di atti sessuali con minori è imprescindibile per rispondere alle gravi conseguenze di una lesione dell’integrità sessuale di un minore.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di approvare la proroga del termine e di dare seguire al più presto all’iv. pa.

La pena prevista attualmente in caso di atti sessuali con minori è troppo mite e deve essere innalzata da cinque a dieci anni per rispondere alle gravi conseguenze di un disturbo dello sviluppo sessuale ed emotivo di un minore. Il Parlamento aveva dato seguito all’iniziativa nel 2004, ma la sua attuazione si trascina. Per consentire questo passo atteso da tempo è necessario prorogare nuovamente il termine.

Brevi raccomandazioni al Consiglio degli Stati

20.3924 01.03.2021

Mo. CN (CIP-CN): Rifugiati vittime di violenze. Garantire un sostegno all’interno dei centri federali d’asilo

Ogni bambino vittima di violenze ha diritto al sostegno psicologico o pedopsichiatrico di cui ha bisogno, indipendentemente dal suo statuto migratorio.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di accogliere la mozione.

I minore vittime di violenze nel loro Paese di origine o durante la fuga sono particolarmente vulnerabili. Gli esperti concordano nel sottolineare l’importanza di garantire un riconoscimento precoce dei casi, di indirizzare le vittime non appena possibile verso professionisti appositamente formati e di aumentare le offerte di sostegno psicologico e pedopsichiatrico. È quindi fondamentale sviluppare, all’interno dei centri federali d’asilo, il sostegno specialistico nel settore dell’identificazione e della presa a carico delle vittime, nonché l’accesso a prestazioni esterne, come chiede la mozione.
19.4290 08.03.2021

Mo. CN (Barrile): Prestazioni mediche per tutti i bambini!

I bambini i cui genitori non sono in grado di pagare i premi della cassa malati non devono essere penalizzati: vanno protetti in modo particolare e hanno diritto a un’assistenza medica completa.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di seguire la commissione e di accogliere la mozione.

Attualmente, gli assicuratori malattia possono negare il rimborso delle prestazioni mediche, salvo in caso di urgenza, a chi figura negli elenchi delle persone che non pagano i premi di cassa malati. Vi sono stati casi in cui, per questo motivo, sono state negate cure mediche a bambini. È una cosa che non deve più ripetersi. Per tener conto dell’interesse superiore del bambino e assicurare a tutti i minori l’assistenza medica e le cure sanitarie necessarie (art. 3 e 24 della Convenzione sui diritti dell’infanzia), la legge federale sull’assicurazione malattie deve essere modificata in modo da garantire espressamente l’accesso dei minori alle prestazioni mediche, anche quando i genitori non pagano i premi.
20.4463 08.03.2021

Mo. Herzog Eva: Istituire una rete di consulenza operativa 24 ore su 24 per le vittime di violenza, come previsto dalla Convenzione di Istanbul

La creazione di una rete di consulenza professionale, disponibile online e telefonicamente 24 ore su 24, contribuirà a proteggere i minori contro la violenza domestica.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di accogliere la mozione.

Dalla fine del primo semi-lockdown, diversi consultori hanno registrato un aumento dei casi di violenza domestica. Le offerte attuali soddisfano solo parzialmente i requisiti dell’articolo 24 della Convenzione di Istanbul, segnatamente a livello di accessibilità. La soluzione proposta dalla mozione garantirà rapidamente e in qualsiasi momento l’aiuto professionale necessario. Permetterà, infatti, di istituire o di coordinare a livello nazionale una rete di consulenza professionale, nota alla popolazione e disponibile telefonicamente e online 24 ore su 24, per le vittime dirette o indirette di violenza, compresi i minori vittime o testimoni di violenza domestica.
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