Raccomandazioni al Parlamente per la sessione invernale 2019

Rispetto agli altri bambini, già oggi i figli di beneficiari di rendite AI crescono in condizioni economiche nettamente più disagiate. Le rendite per i figli non possono quindi essere ridotte.

  • Sessione invernale 2019: Raccomandazioni al Parlamento
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Brevi raccomandazioni al Consiglio nazionale

17.022 Oggetto del Consiglio federale 10.12.2019

LAI. Modifica (Ulteriore sviluppo dell’AI). Eliminazione delle divergenze

Rispetto agli altri bambini, già oggi i figli di beneficiari di rendite AI crescono in condizioni economiche nettamente più disagiate. Le rendite per i figli non possono quindi essere ridotte.

Sulle due proposte riguardanti l’articolo 38 capoversi 1 e 1bis LAI, Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di seguire la minoranza della commissione.

La maggioranza della commissione propone di modificare l’articolo 38 della legge federale sull’assicurazione per l’invalidità (LAI) in modo che la rendita per i figli dei beneficiari di rendite AI sia ridotta dal 40 al 30 per cento della rendita principale; se entrambi i genitori hanno diritto alla rendita per i figli, quest’ultima va ridotta dal 60 al 45 per cento. In questo modo si risparmierebbe però a scapito dei più deboli: già oggi, le famiglie che beneficiano di rendite per i figli e di prestazioni complementari dispongono di meno denaro delle famiglie che possono farne a meno. Riducendo le rendite, il rischio di povertà dei minori aumenterebbe sensibilmente, il che va evitato. I minori che vivono in un’economia domestica a rischio di povertà hanno inoltre nettamente meno opportunità di formazione. Tale effetto non deve essere ulteriormente rafforzato con un taglio delle rendite. Pertanto la rendita per i figli va lasciata al 40 per cento della rendita principale e al 60 per cento se entrambi i genitori vi hanno diritto, come previsto all’articolo 38 LAI attualmente in vigore. Oltre a ridurre le rendite per i figli, la commissione propone anche di modificarne la denominazione in «rendita completiva genitoriale». Siccome però le rendite per i figli servono espressamente ai figli e al loro sostentamento, occorre mantenere la denominazione tradizionale.

Brevi raccomandazioni al Consiglio degli Stati

19.027 Oggetto del Consiglio federale 04.12.2019

Miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari. Legge federale

L’assistenza e il sostegno illimitati dei genitori sono irrinunciabili per curare un figlio gravemente malato. A tal fine occorrono congedi di assistenza indennizzati e commisurati al bisogno per entrambi i genitori.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di entrare in materia e di accogliere il disegno con gli adeguamenti all’articolo 329h D-CO e all’articolo 16l D-LIPG menzionati poc’anzi.

L’insorgenza di un grave problema di salute di un figlio in seguito a una malattia o a un infortunio rappresenta una grande sfida per l’intera famiglia. Per un minore gravemente malato, l’assistenza dei genitori è fondamentale affinché il decorso della malattia abbia un esito positivo. I genitori sono confrontati con un carico enorme: da un lato devono dedicare molto tempo al figlio malato o infortunato e agli eventuali fratelli e sorelle e, dall’altro, devono far fronte agli impegni professionali. Questa situazione può avere ripercussioni negative sulla situazione finanziaria e lavorativa dei genitori e di conseguenza sull’intera famiglia. Pur rappresentando una novità importante e necessaria, il nuovo congedo di assistenza di 14 settimane è tuttavia solo una soluzione minima. Nei casi che richiedono un’assistenza a lungo termine – per esempio i tumori o altre malattie o infortuni che mettono in pericolo la vita del minore – occorre prevedere un congedo di assistenza più lungo, commisurato al bisogno. La durata del congedo va stabilita in base alla necessità medica e non a termini fissi. Per tener conto delle molteplici costellazioni familiari, inoltre, l’ordinanza dovrà tener conto anche del diritto a un’indennità dei genitori affidatari o delle matrigne e dei patrigni.
18.3592 Mozione Consiglio nazionale (Eichenberger) 09.12.2019

Scambio di dati di polizia su scala nazionale

Rafforzando la collaborazione in materia di banche dati di polizia si potranno fornire gli strumenti necessari per lottare in maniera più efficace contro le violenze sui minori.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di seguire la proposta del Consiglio federale e del Consiglio nazionale e di adottare la mozione.

La mozione chiede che venga creata una banca dati centrale di polizia su scala nazionale o una piattaforma che colleghi le banche dati cantonali. Al giorno d’oggi, la criminalità e gli autori di violenza sui minori non si fermano alle frontiere, nazionali o cantonali. Alla violenza sui minori bisogna contrapporre un flusso continuo di informazioni, che non subisca ritardi o addirittura interruzioni alle frontiere cantonali. Un miglior scambio di informazioni di polizia a livello nazionale aumenterà ulteriormente l’efficacia del lavoro della polizia e rafforzerà la lotta contro le violenze sui minori.
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